Oggi parliamo di đđŽđżđđđŽđđŒđđđž đđŒđđŽ đ đžđđŒđ·đđŽ đđžđ đđ¶đđ đ đŒđđžđđđ đđŒđđ¶đđđ âŹ
Lo đŹđđšđ«đ«đąđŠđđ§đđš đŻđąđŹđđšđŹđš, piĂč noto come đđ§đđđ„, si verifica nei materiali viscoelastici, metallici e non metallici, con livelli di severitĂ variabili in funzione sia del materiale che delle condizioni. La conoscenza di questo fenomeno risulta rilevante per tutti i componenti che si trovano a lavorare per lungo tempo a temperature elevate.
La đđźđčđđđźđđ¶đŒđ»đČ đœđČđż đđ°đŒđżđżđ¶đșđČđ»đđŒ đđ¶đđ°đŒđđŒ viene eseguita su attrezzature fa riferimento alla circolare n. 48/2003 đ„đŠđ 5 đ„đȘđ€đŠđźđŁđłđŠ 2003 con la quale Ăš stata trasmessa la đŁđżđŒđ°đČđ±đđżđź đ§đČđ°đ»đ¶đ°đź đœđČđż đčđČ đđČđżđ¶đłđ¶đ°đ”đČ đ±đ¶ đ°đźđčđ°đŒđčđŒ ed i controlli su componenti in pressione in regime di scorrimento viscoso del materiale.
đđŒđ»đđżđŒđč đđĄ in accordo alle norme đđđ đđ đđđđđ-đ, đđđ đđ đđđđđ-đ, đđđ đđđđđ, propone la valutazione della vita residua, in ore, dei componenti tramite modello statistico da đđ¶đ»đČđČ đđđ¶đ±đź đđŠđŁđđŠđ. La pratica, che richiede approvazione da parte di un funzionario INAIL, viene eseguita stilando un piano controlli per determinare in funzione delle norme tecniche la percentuale di esami, quali: visivo (VT), liquidi penetranti (PT), magnetoscopico (MT), ultrasuoni (UT), radiografie (RT), durezze (HT) e repliche metallografiche (ST).
La đđźđčđđđźđđ¶đŒđ»đČ đ±đ¶ đ°đŒđ»đłđŒđżđșđ¶đđźÌ di questi esami viene effettuata tramite đșđŒđ±đČđčđčđŒ đđđźđđ¶đđđ¶đ°đŒ ed evidenzia lâintervallo, in ore, di prossimo controllo consigliato, per tutti i componenti dellâimpianto in esame, in accordo allâallegato D della UNI TS 11325-4.
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