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đ‘‰đŽđżđ‘ˆđ‘‡đŽđ‘đŒđ‘‚đ‘đž đ‘‰đŒđ‘‡đŽ đ‘…đžđ‘†đŒđ·đ‘ˆđŽ 𝑃𝐾𝑅 đ‘†đ¶đ‘‚đ‘…đ‘…đŒđ‘€đžđ‘đ‘‡đ‘‚ đ‘‰đŒđ‘†đ¶đ‘‚đ‘†đ‘‚

Oggi parliamo di đ‘‰đŽđżđ‘ˆđ‘‡đŽđ‘đŒđ‘‚đ‘đž đ‘‰đŒđ‘‡đŽ đ‘…đžđ‘†đŒđ·đ‘ˆđŽ 𝑃𝐾𝑅 đ‘†đ¶đ‘‚đ‘…đ‘…đŒđ‘€đžđ‘đ‘‡đ‘‚ đ‘‰đŒđ‘†đ¶đ‘‚đ‘†đ‘‚ ⬇

Anteprima immagine

Lo đŹđœđšđ«đ«đąđŠđžđ§đ­đš 𝐯𝐱𝐬𝐜𝐹𝐬𝐹, piĂč noto come đ™˜đ™§đ™šđ™šđ™„, si verifica nei materiali viscoelastici, metallici e non metallici, con livelli di severitĂ  variabili in funzione sia del materiale che delle condizioni. La conoscenza di questo fenomeno risulta rilevante per tutti i componenti che si trovano a lavorare per lungo tempo a temperature elevate.

La 𝘃𝗼đ—čđ˜‚đ˜đ—źđ˜‡đ—¶đ—Œđ—»đ—Č đ—œđ—Č𝗿 đ˜€đ—°đ—Œđ—żđ—żđ—¶đ—șđ—Čđ—»đ˜đ—Œ đ˜ƒđ—¶đ˜€đ—°đ—Œđ˜€đ—Œ viene eseguita su attrezzature fa riferimento alla circolare n. 48/2003 đ˜„đ˜Šđ˜­ 5 đ˜„đ˜Șđ˜€đ˜Šđ˜źđ˜Łđ˜łđ˜Š 2003 con la quale Ăš stata trasmessa la đ—Łđ—żđ—Œđ—°đ—Čđ—±đ˜‚đ—żđ—ź 𝗧đ—Čđ—°đ—»đ—¶đ—°đ—ź đ—œđ—Č𝗿 đ—čđ—Č 𝘃đ—Čđ—żđ—¶đ—łđ—¶đ—°đ—”đ—Č đ—±đ—¶ 𝗰𝗼đ—čđ—°đ—Œđ—čđ—Œ ed i controlli su componenti in pressione in regime di scorrimento viscoso del materiale.

đ—–đ—Œđ—»đ˜đ—żđ—Œđ—č 𝗜𝗡 in accordo alle norme 𝐔𝐍𝐈 𝐓𝐒 𝟏𝟏𝟑𝟐𝟓-𝟐, 𝐔𝐍𝐈 𝐓𝐒 𝟏𝟏𝟑𝟐𝟓-𝟒, 𝐔𝐍𝐈 𝟏𝟏𝟎𝟗𝟔, propone la valutazione della vita residua, in ore, dei componenti tramite modello statistico da đ—Ÿđ—¶đ—»đ—Čđ—Č đ—šđ˜‚đ—¶đ—±đ—ź 𝗜𝗩𝗣𝗘𝗩𝗟. La pratica, che richiede approvazione da parte di un funzionario INAIL, viene eseguita stilando un piano controlli per determinare in funzione delle norme tecniche la percentuale di esami, quali: visivo (VT), liquidi penetranti (PT), magnetoscopico (MT), ultrasuoni (UT), radiografie (RT), durezze (HT) e repliche metallografiche (ST).

La 𝘃𝗼đ—čđ˜‚đ˜đ—źđ˜‡đ—¶đ—Œđ—»đ—Č đ—±đ—¶ đ—°đ—Œđ—»đ—łđ—Œđ—żđ—șđ—¶đ˜đ—źÌ€ di questi esami viene effettuata tramite đ—șđ—Œđ—±đ—Čđ—čđ—čđ—Œ đ˜€đ˜đ—źđ˜đ—¶đ˜€đ˜đ—¶đ—°đ—Œ ed evidenzia l’intervallo, in ore, di prossimo controllo consigliato, per tutti i componenti dell’impianto in esame, in accordo all’allegato D della UNI TS 11325-4.

#valutazionescorrimentoviscoso #UNITS113252 #UNITS113254 #UNI11096 #lineeguidaISPESL #materialiviscoelastici #VT #MT #UT #normetecniche

 

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PROVE DI CARICO

Oggi parliamo delle đ‘·đ’“đ’đ’—đ’† 𝒅𝒊 đ‘Ș𝒂𝒓𝒊𝒄𝒐 ⬇

Non Ăš stato fornito nessun testo alternativo per questa immagine

Per prova di carico s’intende la verifica dell’attrezzature di sollevamento durante la quale viene sollevato il â€œđ—°đ—źđ—żđ—¶đ—°đ—Œ đ—șđ—źđ˜€đ˜€đ—¶đ—șđ—Œ đ—±đ—¶ đ˜‚đ˜đ—¶đ—čđ—¶đ˜‡đ˜‡đ—Œâ€ dell’apparecchio.
Tale operazione deve essere svolta đ—œđ—Čđ—żđ—¶đ—Œđ—±đ—¶đ—°đ—źđ—șđ—Čđ—»đ˜đ—Č durante tutto l’arco di vita della macchina e deve essere compiuta con đ—°đ—źđ—żđ—¶đ—°đ—”đ—¶ đ—»đ—Œđ—șđ—¶đ—»đ—źđ—čđ—¶ đ—Œ đ—șđ—źđ—Žđ—Žđ—¶đ—Œđ—żđ—źđ˜đ—¶.

La đ—–đ—Œđ—»đ˜đ—żđ—Œđ—č đ—œđ—» effettua prove di carico per diversi servizi quali:
messa in servizio, collaudi, manutenzioni, assistenza verifiche periodiche, adempimenti đ·.𝐿𝑔𝑠. 81/2008 𝑒 𝑑𝑖𝑟𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑎 𝑚𝑎𝑐𝑐ℎ𝑖𝑛𝑒 2006/42/đ¶đž

đ—Łđ—„đ—ąđ—©đ—” 𝗗𝗜 đ—–đ—”đ—„đ—œđ—–đ—ą 𝗩𝗧𝗔𝗧𝗜𝗖𝗱
Lo scopo della prova di carico statico Ăš verificare la capacitĂ  portante della gru e dei suoi vari componenti strutturali.
Se non si riscontrano crepe, deformazioni permanenti, scrostamenti della vernice o danni che influiscono sulle prestazioni e sulla sicurezza della gru, e non sono presenti allentamenti o danni nei punti di connessione, la prova Ăš considerata đ—Ÿđ˜‚đ—źđ—čđ—¶đ—łđ—¶đ—°đ—źđ˜đ—ź.
‱ Un carico supplementare (+25%) oltre al nominale per la prova STATICA;

đ—Łđ—„đ—ąđ—©đ—” 𝗗𝗜 đ—–đ—”đ—„đ—œđ—–đ—ą 𝗗𝗜𝗡𝗔𝗠𝗜𝗖𝗱
Lo scopo principale della prova di carico dinamico Ăš verificare la funzionalitĂ  dei vari meccanismi e freni della gru.
Se ciascun componente riesce a completare il test funzionale e dalla successiva ispezione visiva dei meccanismi o dei componenti strutturali non si riscontra alcun danno e non si riscontrano allentamenti o danni alle connessioni, il risultato del test Ăš considerato qualificato.
‱ Un carico supplementare (+10%) oltre il nominale per la prova DINAMICA.

provedicarico attrezzaturedisollevamento caricodinamico INAIL

caricostatico  verificheperiodiche direttivamacchine200642CE

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DISCIPLINARE TECNICO

Oggi parliamo di…đ˜żđ™žđ™šđ™˜đ™žđ™„đ™Ąđ™žđ™Łđ™–đ™§đ™š đ™đ™šđ™˜đ™Łđ™žđ™˜đ™€âŹ‡

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Forniamo assistenza alle aziende che decidono di adottare un approccio di architettura sostenibile nella progettazione e lavori per nuove costruzioni, ristrutturazioni e manutenzioni di edifici, delineiamo criteri e requisiti minimi da adottare per la scelta dei materiali e per l’esecuzione delle lavorazioni che possono avere impatti rilevanti sull’ambiente.
Supportiamo i progettisti e le imprese esecutrici coinvolti nella scelta di prodotti e materiali ecosostenibili e nella gestione delle lavorazioni in ottica di 𝙚𝙛𝙛𝙞𝙘𝙞𝙚𝙣𝙯𝙖 đ™–đ™ąđ™—đ™žđ™šđ™Łđ™©đ™–đ™Ąđ™š.

Con đ—źđ—żđ—°đ—”đ—¶đ˜đ—Č𝘁𝘁𝘂𝗿𝗼 đ˜€đ—Œđ˜€đ˜đ—Čđ—»đ—¶đ—Żđ—¶đ—čđ—Č intendiamo l’approccio che spinge il professionista a progettare e costruire riducendo al minimo l’impatto delle costruzioni sulla salute dell’uomo e dell’ambiente attraverso un limitato consumo di risorse non rinnovabili e un utilizzo di materiali non nocivi al fine di salvaguardare il rapporto uomo-edificio-ambiente.

Nel nostro disciplinare tecnico teniamo in considerazione materiali e prodotti nei loro interi cicli di vita che per composizione chimica e fisica possono avere un impatto significativo sull’ambiente; così come le lavorazioni di processo di costruzione/ristrutturazione che per tipologia, entità e durata possono determinare conseguenze rilevanti sull’ambiente.
Definiamo per ogni materiale e prodotto, i requisiti di ecosostenibilità da possedere al fine di ridurre gli impatti sull’ambiente e sulla salute dell’uomo.
Identifichiamo la modalitĂ  attraverso cui Ăš possibile verificare la rispondenza di ogni criterio individuato, allegando schede tecniche, schede di sicurezza, rapporti di prova, certificazioni volontarie che costituiranno l’elaborato “𝗔đ—čđ—čđ—Čđ—Žđ—źđ˜đ—¶ đ——đ—¶đ˜€đ—°đ—¶đ—œđ—čđ—¶đ—»đ—źđ—żđ—Č 𝗧đ—Čđ—°đ—»đ—¶đ—°đ—Œâ€ a corredo del Disciplinare Tecnico stesso.
Definiamo in questo modo lâ€™đ—œđ—»đ—±đ—¶đ—°đ—Č đ—±đ—¶ đ—żđ—¶đ—°đ—¶đ—°đ—čđ—Œ, ossia la percentuale di materiale utilizzato che in caso di demolizione puĂČ essere sottoposto a processo di riciclaggio/recupero.
Dalla valutazione sui processi di recupero, riciclaggio e smaltimento dei materiali e lo studio dei singoli materiali utilizzati all’interno del disciplinare, si dimostra l’attenzione della scelta dei materiali impiegati che, al momento dell’installazione, risultano riciclabili o recuperabili, producendo un impatto il piĂč possibile minimo sull’ambiente.

đ——đ—¶ 𝘀đ—Čđ—Žđ˜‚đ—¶đ˜đ—Œ đ—Č𝘀đ—Čđ—șđ—œđ—¶ đ—±đ—¶ đ—°đ—żđ—¶đ˜đ—Čđ—żđ—¶ đ—±đ—¶ đ—żđ—¶đ—łđ—Čđ—żđ—¶đ—șđ—Čđ—»đ˜đ—Œ::
– Prescrizioni e normative ambientali
– Etichette e đ—șđ—źđ—żđ—°đ—”đ—¶ đ˜ƒđ—Œđ—čđ—Œđ—»đ˜đ—źđ—żđ—¶
certificazioni volontarie
– protocolli per la realizzazione di edifici đ—Čđ—°đ—Œ-đ—Čđ—łđ—łđ—¶đ—°đ—¶đ—Čđ—»đ˜đ—¶
– indicazioni provenienti da letteratura e da organismi riconosciuti a livello internazionale
– processi di produzione

#impattoambientale architetturasostenibile materialiecosostenibili

saluteuomo etichette saluteambiente

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SICUREZZA ANTINCENDIO

La Control In offre supporto alle aziende riguardo la Sicurezza Antincendio e come approcciarsi nei luoghi di lavoro ⬇

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Il settore della đ—œđ—żđ—Č𝘃đ—Čđ—»đ˜‡đ—¶đ—Œđ—»đ—Č đ—¶đ—»đ—°đ—Čđ—»đ—±đ—¶ Ăš stato caratterizzato nel tempo da una forte evoluzione normativa che Ăš, ad oggi, confluita nei tre decreti di settembre 2021, ognuno dei quali focalizza l’attenzione su uno specifico e fondamentale aspetto:
– đ‘Ș𝒐𝒏𝒕𝒓𝒐𝒍𝒍𝒐 𝒆 𝒎𝒂𝒏𝒖𝒕𝒆𝒏𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 delle attrezzature, degli impianti e dei sistemi di sicurezza antincendio (Decreto Controlli);
– 𝑼𝒆𝒔𝒕𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒊 𝒍𝒖𝒐𝒈𝒉𝒊 𝒅𝒊 𝒍𝒂𝒗𝒐𝒓𝒐 in esercizio e in emergenza, corsi di formazione per gli addetti antincendio e per i formatori, regole sul piano di emergenza obbligatorio (Decreto GSA);
– đ‘œđ’‚đ’đ’–đ’•đ’‚đ’›đ’Šđ’đ’đ’† 𝒅𝒊 𝒓𝒊𝒔𝒄𝒉𝒊 di incendio e misure di prevenzione, protezione e gestionali (Decreto Minicodice).

Come noto, a norma del 𝗗.𝗟𝗮𝘀. 𝟮𝟭/𝟼𝟬𝟬𝟮, il Datore di Lavoro ha l’obbligo di effettuare la valutazione di tutti i rischi, con la conseguente elaborazione del đ——đ—©đ—„ (đ——đ—Œđ—°đ˜‚đ—șđ—Čđ—»đ˜đ—Œ đ—±đ—¶ đ—©đ—źđ—čđ˜‚đ˜đ—źđ˜‡đ—¶đ—Œđ—»đ—Č đ—±đ—Čđ—¶ đ—„đ—¶đ˜€đ—°đ—”đ—¶): l’entrata in vigore del Decreto Minicodice sancisce che la valutazione del rischio incendio e la conseguente definizione delle misure di prevenzione, protezione e gestionali dovrĂ  essere effettuata in conformitĂ  ai criteri di progettazione, realizzazione ed esercizio della sicurezza antincendio ai sensi dell’Art. 3 del decreto, ponendo il Datore di Lavoro di fronte alla necessitĂ  di doversi interfacciare con le đ—»đ—Œđ˜ƒđ—¶đ˜đ—źÌ€ đ—»đ—Œđ—żđ—șđ—źđ˜đ—¶đ˜ƒđ—Č introdotte e con le nuove competenze richieste.

Si profila, conseguentemente, uno scenario in cui il DL (o l’RSPP) potrebbe necessitare di avvalersi della consulenza di un professionista antincendio al fine di individuare le soluzioni tecniche e gestionali finalizzate al raggiungimento degli obiettivi primari della prevenzione incendi.
In tale ottica, la đ—–đ—ąđ—Ąđ—§đ—„đ—ąđ—Ÿ 𝗜𝗡 Ăš in grado di offrire il proprio supporto al fine di:
– đ—œđ—»đ—±đ—¶đ˜ƒđ—¶đ—±đ˜‚đ—źđ—żđ—Č đ—¶ đ—œđ—Čđ—żđ—¶đ—°đ—Œđ—čđ—¶ đ—±â€™đ—¶đ—»đ—°đ—Čđ—»đ—±đ—¶đ—Œ a seconda del contesto e dell’ambiente nei quali sono inseriti;
– đ—œđ—»đ—±đ—¶đ˜ƒđ—¶đ—±đ˜‚đ—źđ—żđ—Č đ—¶ 𝗯đ—Čđ—»đ—¶ đ—Čđ˜€đ—œđ—Œđ˜€đ˜đ—¶ 𝗼đ—č đ—żđ—¶đ˜€đ—°đ—”đ—¶đ—Œ đ—¶đ—»đ—°đ—Čđ—»đ—±đ—¶đ—Œ con conseguente attribuzione dei profili di rischio (beni, ambiente, vita);
– Identificare le caratteristiche e i livelli di prestazione per le 𝘀𝘁𝗿𝗼𝘁đ—Čđ—Žđ—¶đ—Č đ—źđ—»đ˜đ—¶đ—»đ—°đ—Čđ—»đ—±đ—¶đ—Œ(reazione al fuoco, resistenza al fuoco, compartimentazione, esodo, gestione GSA, controllo dell’incendio, rivelazione e allarme, controllo fumi e calore, operativitĂ  antincendio, sicurezza impianti);
– Fornire indicazioni sugli eventuali interventi da attuare per đ—żđ—źđ—Žđ—Žđ—¶đ˜‚đ—»đ—Žđ—Č𝗿đ—Č đ—¶ đ—čđ—¶đ˜ƒđ—Čđ—čđ—čđ—¶ đ—±đ—¶ đ˜€đ—¶đ—°đ˜‚đ—żđ—Č𝘇𝘇𝗼 đ—żđ—¶đ—°đ—”đ—¶đ—Čđ˜€đ˜đ—¶ nonchĂ© l’adeguamento alle normative vigenti.

#DLgs812008 #RSPP #consulenzaantincendio #pericolidincendio

#adeguamentonormativevigenti #decretoGSA #prevenzioneincendi

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UNI/PdR 125:2022 – CERTIFICAZIONE DELLA PARITA’ DI GENERE

Oggi siamo lieti di parlarvi dell’importanza dellaÂ đ—œđ—źđ—żđ—¶đ˜đ—źÌ€ đ—±đ—¶ 𝗮đ—Čđ—»đ—Č𝗿đ—Č, Ăš un tema di grande rilievo in un mondo in cui le disuguaglianze tra uomini e donne sono presenti in molte aree della societĂ . ⬇

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Grazie alla nuova norma 𝗹𝗡𝗜/đ—Łđ—±đ—„ đŸ­đŸźđŸ±:𝟼𝟬𝟼𝟼 𝗖đ—Čđ—żđ˜đ—¶đ—łđ—¶đ—°đ—źđ˜‡đ—¶đ—Œđ—»đ—Č đ—±đ—Čđ—čđ—č𝗼 đ—Łđ—źđ—żđ—¶đ˜đ—źÌ€ đ—±đ—¶ 𝗚đ—Čđ—»đ—Č𝗿đ—Č, che definisce linee guida sul sistema di gestione per la paritĂ  di genere, che prevede la strutturazione e l’adozione di un insieme di indicatori prestazionali (𝗞𝗣𝗜) inerenti le politiche di paritĂ  di genere nelle organizzazioni, le aziende potranno ottenere diversi vantaggi come:
· premialità nella partecipazione a gare e bandi pubblici;
· vantaggi per la reputazione del brand;
· maggiore attrattività di talenti e capacità di retention;
· accesso a finanziamenti europei, internazionali/nazionali ed ottenere sgravi fiscali fino ad un massimo di 50mila euro l’anno per aziende con oltre 50 dipendenti.

𝗟𝗼 đ—œđ—żđ—źđ˜€đ˜€đ—¶ đ—¶đ—»đ—±đ—¶đ˜ƒđ—¶đ—±đ˜‚đ—ź đŸČ 𝗼𝗿đ—Čđ—Č đ—±đ—¶ đ—¶đ—»đ—±đ—¶đ—°đ—źđ˜đ—Œđ—żđ—¶ (𝗞𝗣𝗜):
1)    Cultura e strategia;
2)    Governance;
3)    Processi HR;
4)    Opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda;
5)    Equità remunerativa per genere;
6)    Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro

La promozione dell’ uguaglianza di genere sul posto di lavoro non solo rappresenta un mezzo per raggiungere la giustizia sociale, ma rappresenta una strategia per assicurare la sostenibilità delle imprese.
Un ambiente professionale equo puĂČ portare ad una maggiore đ—œđ—żđ—Œđ—±đ˜‚đ˜đ˜đ—¶đ˜ƒđ—¶đ˜đ—źÌ€!

𝗖𝗛𝗜 đ—Łđ—šđ—ąÌ€ đ—–đ—˜đ—„đ—§đ—œđ—™đ—œđ—–đ—”đ—„đ—Šđ—œ?
Ogni ente ed organizzazione, sia pubblico che privato, puĂČ intraprendere il percorso e richiedere la certificazione đ—Łđ—±đ—„ đŸ­đŸźđŸ±:𝟼𝟬𝟼𝟼. Non ci sono limiti relativi al settore in cui si opera o alle dimensioni.

Con la 𝗖đ—Čđ—żđ˜đ—¶đ—łđ—¶đ—°đ—źđ˜‡đ—¶đ—Œđ—»đ—Č đ—±đ—Čđ—čđ—č𝗼 đ—Łđ—źđ—żđ—¶đ˜đ—źÌ€ đ—±đ—¶ 𝗚đ—Čđ—»đ—Č𝗿đ—Č secondo la UNI/PdR 125:2022 le aziende sono in grado di definire i temi da trattare per supportare la crescita dell’ empowerment femminile all’interno dell’azienda e nello stesso tempo evitare stereotipi e discriminazioni in modo che possa essere sempre piĂč rispettosa delle competenze femminili.

#UNIPdR125 #paritàdigenere #consulenza #paritàambientedilavoro #KPI

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DENUNCIA IMPIANTI DI MESSA A TERRA

đ—–đ—Œđ—»đ˜đ—żđ—Œđ—č đ—œđ—» offre ai propri clienti attivitĂ  di Denuncia impianti di messa a terra, procedimento regolarizzato dal đ——đ—Łđ—„ 𝟼𝟼 đ—Œđ˜đ˜đ—Œđ—Żđ—żđ—Č 𝟼𝟬𝟬𝟭 đ—»đ—ż.𝟰đŸČ𝟼. ⬇

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Il procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di messa a terra di đ—¶đ—șđ—œđ—¶đ—źđ—»đ˜đ—¶ đ—Čđ—čđ—Čđ˜đ˜đ—żđ—¶đ—°đ—¶ e di impianti elettrici in luoghi con pericolo di esplosione, collocati nei luoghi di lavoro, Ăš regolarizzato dal DPR 22 ottobre 2001, n. 462.
Secondo l’art. 2 la messa in esercizio degli impianti elettrici di messa a terra non puĂČ essere effettuata prima della verifica eseguita dall’istallatore che rilascia la dichiarazione di conformità (𝗗𝗜.𝗖𝗱.) ai sensi della normativa vigente.
Entro 30 giorni dalla messa in esercizio dell’impianto, il datore di lavoro ha l’obbligo di denunciare tramite portale CIVA di Inail l’impianto elettrico di messa a terra.
Il datore di lavoro Ăš tenuto ad effettuare regolari manutenzioni dell’impianto, nonchĂ© a far sottoporre lo stesso a 𝘃đ—Čđ—żđ—¶đ—łđ—¶đ—°đ—ź đ—œđ—Čđ—żđ—¶đ—Œđ—±đ—¶đ—°đ—ź:
– Ogni đŸ± đ—źđ—»đ—»đ—¶ per impianti elettrici in luoghi di lavoro non pericolosi (uffici)
– Ogni 𝟼 đ—źđ—»đ—»đ—¶ per impianti installati in cantieri, in locali ad uso medico e negli ambienti a maggior rischio in caso d’incendio
Per l’effettuazione della verifica, il datore di lavoro si puĂČ rivolgere a đ˜€đ—Œđ—Žđ—Žđ—Čđ˜đ˜đ—¶ đ—źđ—Żđ—¶đ—čđ—¶đ˜đ—źđ˜đ—¶ individuati dal Ministero dell’attivitĂ  produttive, sulla base di criteri stabiliti dalla normativa tecnica europea 𝗹𝗡𝗜 𝗖𝗘𝗜.La đ—±đ—¶đ—°đ—”đ—¶đ—źđ—żđ—źđ˜‡đ—¶đ—Œđ—»đ—Č đ—±đ—¶ đ—°đ—Œđ—»đ—łđ—Œđ—żđ—șđ—¶đ˜đ—źÌ€ viene redatta ai sensi dell’art. 7 del D.M. 37/2008 per gli impianti realizzati dal 27/03/2008 in poi, per gli impianti realizzati prima del 2008 la DI.CO. veniva redatta ai sensi della Legge 49/1990.
Nel caso in cui la dichiarazione di conformitĂ  non sia stata prodotta o non sia piĂč reperibile per gli impianti eseguiti prima dell’entrata in vigore del D.M. 37/2008, tale atto viene sostituito da una dichiarazione di rispondenza, redatta da un professionista iscritto all’albo professionale per le specifiche competenze tecniche richieste, che ha esercitato la professione, per almeno cinque anni, nel settore impiantistico a cui si riferisce la dichiarazione, sotto personale responsabilitĂ , in esito a sopralluogo ed accertamenti.

đ—–đ—Œđ˜€đ—ź đ—Œđ—łđ—łđ—żđ—Č đ—č𝗼 đ—–đ—Œđ—»đ˜đ—żđ—Œđ—č đ—œđ—»
𝟭.Consulenza per il caricamento della pratica di denuncia dell’impianto di messa a terra sul portale CIVA, per il quale sarà necessario avere le seguenti informazioni:
a. DI.CO. o dichiarazione di rispondenza (DI.RI.)
b. Potenza dell’impianto
c. Se la potenza ù > 6 kW sarà necessario reperire il nome del progettista dell’impianto compreso di numero di iscrizione all’albo
d. Numero di addetti che lavorano e fanno uso dell’impianto
𝟼.  Consulenza per le verifiche periodiche
𝟯. Sopralluoghi e redazione DI.RI. per impianti antecedenti il 2008

#denunciaimpiantidimessaaterra #DICO #dichiarazionediconformità #INAIL

#DPR46222ottobre2001 #verificaperiodica

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CONTROLLI NON DISTRUTTIVI (CND)

Oggi parliamo dei 𝐂𝒐𝒏𝒕𝒓𝒐𝒍𝒍𝒊 𝐍𝒐𝒏 𝐃𝒊𝒔𝒕𝒓𝒖𝒕𝒕𝒊𝒗𝒊 ⬇

 

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I controlli non distruttivi sono il complesso di esami, prove e rilievi condotti impiegando metodi che non alterano il materiale e non richiedono la distruzione di campioni dalla struttura in esame, finalizzati alla ricerca ed identificazione di difetti della struttura stessa.

I vari metodi:

– 𝐋𝐈𝐐𝐔𝐈𝐃𝐈 𝐏𝐄𝐍𝐄𝐓𝐑𝐀𝐍𝐓𝐈 (PT)
Procedura d’ispezione dell‘integritĂ  superficiale di un pezzo ferroso o non ferroso.
La fruibilitĂ  di questo metodo Ăš sostenibile nei casi in cui il particolare da sottoporre a verifica puĂČ essere perfettamente pulito, non verniciato e soprattutto in quei casi dove il materiale non Ăš ferromagnetico.

– 𝐌𝐀𝐆𝐍𝐄𝐓𝐎𝐒𝐂𝐎𝐏𝐈𝐂𝐎 (MT)
Detto anche controllo magnetico, ù utilizzato per la ricerca di indicazioni superficiali e sub-superficiali in pezzi metallici. Si basa sull’attrazione di particelle ferromagnetiche che reagiscono al campo magnetico generato dallo strumento (Giogo o Coil con bobina elettromagnetica) in prossimità delle eventuali cricche. Il vantaggio di tale applicazione consiste nella sua flessibilità e rapidità di esecuzione in cantiere, i tempi di rilevazione delle indicazioni sono immediati.

– 𝐔𝐋𝐓𝐑𝐀𝐒𝐔𝐎𝐍𝐈 (UT)
Con l’apparecchiatura Ultrasuoni ù possibile ricercare la presenza di difetti su particolari metallici sia ferrosi che amagnetici, consente di ricercare difetti in profondità. Nel sollevamento, questo metodo viene applicato per ricercare difetti che possono nascere a seguito di fenomeni di fatica, usura o sovraccarico. Le parti soggette a questi fenomeni e quindi sottoposte a verifica UT sono: saldature, perni, attacchi di sospensione, ganci di sollevamento di gru, forche ecc..

đ—–đ—Œđ—»đ˜đ—żđ—Œđ—č 𝗜𝗡 dispone di strumentazione SONATEST – GILARDONI -EPOCH, con sonde sia longitudinali che angolari, allo scopo di poter operare su tutte le tipologie di parti da controllare. Il controllo UT Ăš normato secondo tecnici di II e III livello 𝗹𝗡𝗜 𝗘𝗡 𝗜𝗩𝗱 đŸ”đŸłđŸ­đŸź

– 𝐕𝐈𝐒𝐈𝐕𝐎 (VT)
Si basa sull’impiego della luce come mezzo rivelatore dei difetti. Analizzando la direzione, l’ampiezza e la fase della luce diffusa o riflessa dalla superficie di un oggetto opaco, o trasmessa all’interno di un mezzo trasparente, si possono ottenere informazioni sullo stato fisico dell’oggetto sotto esame.
I Metodi Ottici permettono di rilevare molti difetti quali cricche, corrosioni, alterazioni di colore, deformazioni, variazioni dimensionali etc.
Con il metodo Visivo si possono rilevare difetti affioranti in superficie.

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